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inaccessibili alle bestie. Questo come quello serve a mantenere durante l’inverno le bestie cavalline, bovine, caprine, e pecorine, che si trovano nella valle Vigezzo, mentre nell’estate provvedono al loro mantenimento i pascoli comunali, e le cime dei monti. I cavalli, muli, ed asini servono al trasporto delle derrate. Dalle bestie bovine si hanno annualmente circa mille vitelli da latte, seicento circa dei quali, e dei più grossi si vendono ai mercanti del Lago Maggiore, cento a quelli dell’Ossola, ed il rimanente serve ai bisogni dei terrazzani. L’esportazione di quei vitelli dà un annuo prodotto al Mandamento di lire cinque mila circa. In estate, e venduti i vitelli, si fanno formaggi, e butiro eccellenti; ma la loro esportazione è di pochissimo rilievo, perocchè si consumano per la massima parte dagli abitanti della Valle. Dalle capre, oltre al latte, si hanno nella primavera gli allievi, le cui carni somministrano un ottimo cibo, e le pelli un articolo d’esportazione producente non meno di lire due mila all’anno: è questo senza dubbio l’animale il più utile per gli abitanti Vigezzini, inquantochè quasi tutto l’anno si procaccia da sè il pascolo nelle alpi, e nei monti inaccessibili alle bestie bovine, e non è per conseguenza di alcun aggravio, bensì d’una rendita certa, e vistosa in proporzione del tenue suo prezzo. Le pecore danno i montoni, e la lana; quelli ai macelli del Mandamento, e dell’Ossola; questa alla fabbricazione di stoffe molto grossolane, e destinate al vestimento della gente più povera. In molti Comuni si usano tutt’ora le così dette Boggie. Consistono queste nell’aver cura del bestiame sui monti, raccoglierne il latte, fare il cacio, ed il burro tutto in comune: due volte per ogni stagione, i pastori, coll’intervento dei proprietarii, misurano il latte somministrato in quel dato giorno dalle bestie di ciascun particolare; fanno