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cialmente in argento; ma sinora non venne regolarmente esperimentata, e molto meno in alcuna parte coltivata.
Finalmente fra le sostanze mineralogiche della valle Vigezzo accenneremo l’ardesia, il granito, la breccia, lo scisto argilloso, e micaceo, dei quali trovansi pressocchè tutte composte le montagne sassose. Accenneremo pure le piriti sulfuree, e gli ammassi di arena finissima composta di quarzo, e feldispato, che trovansi al di sopra di Crana; non che la pietra ollare, della quale consta un monte all’ovest di Malesco.
VIII.
Suolo-Prodotti-Agricoltura.
Tutto il coperto terroso coltivo della valle Vigezzo mostrasi sabbioso, siliceo, e spesso misto a numerosi ciottoli proprii dei letti di fiume. In molti luoghi la terra di vegetazione non è più alta di tre oncie. Questi terreni sono perciò sempre asciutti, aridi, e pochissimo atti ad un orgogliosa vegetazione. Invano si tenterebbe d’investigare con precisione la superficie coltiva della valle Vigezzo, posciachè quasi tutti i Comuni, essendo esenti da ogni imposta, mancano di catastro, o di qualunque siasi altro allibramento. Tuttavia valendoci di alcune vecchie note, che ci fu dato rinvenire, noi abbiamo compilata la tavola decima, la quale, se non in modo preciso, vale almeno approssimativamente per farci conoscere l’estensione del territorio particolare coltivo di ciascun Comune, e dell’intiera Valle. Osserviamo da questa tavola, che in Vigezzo trovansi n° 993,400 spazza assolane di campo, ossiano giornate 1,057; e spazza n° 2,611,225 idem di prato, o giornate 2,777, e cosi in totale spazza ossolane n° 3,601,625, o giornate di Piemonte n° 3,834.