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vimento della chiesa di Re fu in parte formato con questo marmo. Presentemente però la cava non si lavora attesa la sua lontananza dai luoghi abitati, ed il marmo s’impiega per la fabbricazione della calce.
Nel così detto piano delle Lotte poco lungi da Santa Maria Maggiore si vuole che si trovi in abbondanza non solo la torba ma pure il carbon fossile. Sarebbe a desiderarsi che venissero intrapresi degli esperimenti onde verificare la cosa; che l’esistenza di simili combustibili riescirebbe di grandissimo utile non solo alla Valle, ma all’intiero Stato. Nei Cenni di Statistica mineralogica di Vincenzo Barelli sia scritto trovarsi in Druogno presso la strada che mette a Domodossola la Lignite fragile. Crediamo che questo fossile bituminoso si trovi non presso la strada che mette a Domodossola, bensì nel monte meridionale che sta di rimpetto a Druogno. In tale località noi vi abbiamo pure scoperto dei filoni di puro amianto, e di legno fossile di diversa natura, e dimensione. Anche qui facciamo dei voti perchè siano intrapresi degli scavi sufficientemente profondi, onde conoscere, se il minerale bituminoso s’interni nel monte, e se acquisti le volute qualità per utilmente impiegarlo come sostanza combustibile.
Furono pure in varii tempi designate in Vigezzo delle miniere aurifere, e segnatamente in un rio al di sotto di Coimo, lungo le sponde del Melezzo, al di sopra di Crana, in un monte presso Finero, ed in un altro al di sopra di Malesco. La miniera di Finero venne esperimentata negli scorsi anni, ed anzi eransi già costruiti al piede della medesima alcuni edifizi. Ma ulteriori esperimenti non corrisposere alle prime speranze; il minerale si trovò assai povero del prezioso metallo, e se ne è perciò abbandonato lo scavo. La miniera al di sopra di Malesco dicesi assai ricca, spe-