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luoghi da esse incontrati, la singolare prerogativa di potersi prevalere del maggior numero, e della maggior lunghezza di comunicazioni celeri, od incominciate, o da essere probabilmente incominciate in breve, che possano esistere in Europa. Tutte tre primieramente si prevalerebbero di celeri comunicazioni della vistosa lunghezza di miglia geografiche 169 per la parte del viaggio tra Dongo e Venezia.

La prima direzione passante per Parigi, non avrebbe che il terzo circa della sua totale lunghezza non suscettivi dello stabilimento di celeri comunicazioni. La seconda ne avrebbe soltanto la settima parte, e così compenserebbe in qualche modo la maggior sua lunghezza relativa. La terza poi ne avrebbe la quinta parte.

La prima direzione sarebbe quella che dovrebbero seguire i viaggiatori e le merci diretti sopra Venezia da Parigi, dalla Francia meridionale, e quelli che intendessero recarvisi dalla Spagna, e dal Portogallo. La seconda sarebbe la più acconcia per la Germania occidentale, pel Belgio, per l'Olanda, ed anco per l’Inghilterra in caso di guerra colla Francia, La terza sarebbe la più opportuna per la Francia settentrionale.

Fin qui la prelodata Commissione, agli autorevolissimi ragionamenti della quale male si potrebbe per noi fare la menoma chiosa. Ben vorremmo sapere che cosa risponderebbero alle accennate deduzioni di fatto, coloro i quali per nera e brutta invidia derisero sin’ ora, ed in mille modi incagliarono la costruzione della nuova strada Vigezzina.

La strada a Canobbio ha origine al di sotto di Malesco, e superando la parte più bassa della corona dei monti verso est, est sud, dopo due miglia giunge a Finero; passa indi nella disastrosa Valle Canobbina, ed a Canobbio, borgo distante da Santa Maria Maggiore miglia dodici, e dieci dal sito ove la strada incomincia. Questa strada non è praticabile alle bestie da soma; è sommamente malagevole anche ai pedoni, i quali,