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A maggior prova di quanto diciamo, non sarà fuori di proposito, e discaro ai nostri Lettori l’aggiungere quanto scriveva la Commissione della Strada ferrata Lombardo-Veneta nel suo voto ragionato sulla preferenza delle due linee fra Brescia e Milano, e stampato in quest’ultima città per Giuseppe Bernasconi nel 1841. Questa chiarissima Commissione composta dai celebri professori Carlini, Borgnis, Zuradelli, Bazzini, e Cattaneo, dopo di aver opinato per la linea da Brescia a Bergamo, Monza e Milano, e dopo di aver dimostrata la somma convenienza di congiungere la grande Strada ferrata col lago di Como mediante un canale naviglio dall’Adda a Trezzo che faciliterebbe la celere navigazione dal Po alle Alpi, ed alla suddetta strada ferrata a Trezzo, prosegue dicendo: — Siccome la sopra descritta celere comunicazione acquea si estenderebbe da Trezzo sino all’estremità superiore del lago di Como, così si otterrebbe da Venezia a quel punto il più pronto trasferimento possibile di persone e di cose, in virtù del quale sarebbero chiamate sulla strada ferrata Veneta le provenienze della Spluga, del S. Bernardino, del S. Gottardo, e del Sempione. Ad ottenere sì desiderabile intento, gioverebbe non poco che il Governo del Cantone Ticino, il quale con lodevole perseveranza non cessò mai di occuparsi attivamente delle opere stradali utili, rivolgesse la sua sollecitudine al perfezionamento della strada conducente da Dongo a Bellinzona, passando per San Iorio1, come pure alla formazione della già proposta strada di Cento Valli da Intragna alla Valle Vigezzo. Sì l’una, che l’altra diverrebbero importantissime, come diremo più sotto, per mettere la ferrata Lombardo-Veneta in intima relazione co’ rami precipui dell’europea

  1. La strada da Dongo a Bellinzona per S. Isorio è la più diretta e la più breve per congiungere il lago di Como col lago Maggiore.