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pare la nostra mente. Il perchè da quella sera, spinti da una forza irresistibile, noi ci facemmo a rovistare quanti archivii pubblici e privati esistessero nella Valle, ed a raccogliere diligentemente quanto alle passate nostre vicende appartenesse. Ben presto l’esito superò la nostra aspettazione. Chè numerosi ed importantissimi documenti, coperti d’alta polvere, ci fu dato di rinvenire, quali nei vecchi scaffali delle case dei comuni, quali nei secreti delle chiese, quali e specialmente ne’ solai, e nelle soffitte delle case private. I dotti dell’Ossola tutta poi, gli amici, il Clero della Valle, e quant’altri vi sono teneri delle patrie cose gareggiarono nel trasmetterci quanto era a loro mani, e che in qualunque siasi modo favorir potesse il nostro scopo.
Per tal modo prima di aver ben fermo il proposito di scrivere la Storia Vigezzina; prima di aver consultato se i nostri omeri reggessero a tanto peso, eravamo possessori di più centinaia di documenti, di molte memorie, e di sette grossi volumi in foglio contenenti le deliberazioni del Consiglio generale della Valle, e quant’altro di rimarchevole avvenisse dall’anno 1550 al 1818. Giunti a tal segno non era più in noi il far sosta, e ci spingemmo perciò coraggiosi nella lizza. I raccolti documenti con costante pazienza leggemmo, coordinammo; poscia dai medesimi deducemmo il lavoro, che ora presentiamo. Che se nel progresso dei tempi incontravansi delle lacune, queste con lunghe indagini riempivansi, od in difetto franca-