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Dopo lunghe, e pazienti investigazioni ci venne fatto di conoscere procedere tale credenza da due fatti, o documenti che noi anderemo ora brevemente analizzando. Il primo consiste in una pergamena delli 26 novembre 1269 esistente nell’archivio comunale di Druogno, colla quale certi Guidobono, e Guifredo da Baceno in valle Antigono vendettero a diversi particolari per la maggior parte del cognome Druogno l’alpe Saxilio, e quasi lutto il restante territorio di quel Comune per quarant’otto doppie cosi dette tertiolorum. Il secondo è un’investitura in data 11 gennaio 1439 esistente nell’archivio comunale di Finero passata dai curati della chiesa di S. Stefano di Crodo a certi Giacomo Mazzarocco, ed Antonio Coroli, ambedue di Finero in valle Vigezzo, per totam illam decimam, et ius decimandi, qua decima coligitur, et eoligi debent ex antiqua consuetudine in et supra loto loco, e territorio de Finero et alibi in dicta Valle spectantem, et pertinentem dictae Ecclesiae Sancti Stephani, et Rectoribus, et Beneficialibus suis: e ciò per lire tre imperiali da pagarsi ogni anno nella festa di S. Martino, ed un mazzo di rami d’oliva verdi nella domenica delle palme avanti la messa. Inferiscono dal primo di detti documenti , che i possessori dei terreni Vigezzini fossero anticamente della valle Antigorio; dal secondo, che il Comune di Finero, e per conseguenza la restante parte della Valle fosse soggetta alla parrocchia di Crodo; dall’una e dall’altra illazione, che Vigezzo fu popolata dagli abitanti di Antigorio.

Ma oltreché trattasi di documenti posteriori di venti secoli, o poco meno, alla presunta primitiva popolazione di Vigezzo, conviene pure riflettere, che i Guidobono potevano essere originari di questa Valle, oppure esser loro pervenuti i detti beni per eredità, per dazione in pagamento, per donazioni, non infrequenti in quei tempi, per causa di dote, e per mille e mille altre cagioni. Erroneamente i tardi nostri nepoti dedur-