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314 annotazioni.

mondo: Romani pestis conditi orbis terrarum; e Virgilio chiama peste la fiamma che divorava le navi:

                                        Lentusque carinas
Est vapor, et toto descendit corpore pestis;

e pernicies, ultima rovina, esterminio ed anche la morte, come in Plinio: Plus quam drachmæ pondere potum perniciem affert.


Pag. 224.          Quæ mihi subrepens imos, ut torpor, artus.

Torpore, infiacchimento, abbandono generale di forze, così nell'animo come nelle membra: quanta verità!

Torpent infractæ ad prælia vires.

Il poeta vuol combattere, ma non può: la mente gli grida: resisti; ma il cuore gli mormora, piangendo: non ne posso più.



XI.


Pag. 226.                              comites Catulli.

Non qui estis, come spiega il Fusco, sed qui eritis, si ita opus sit. E comes dicesi propriamente di chi viaggia in altrui compagnia, da cum ed eo, onde comites furon