Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
annotazioni. | 283 |
Temere illis solibus ulla comparabit avis. |
Tres adeo incertos cæca caligine soles |
E negro sole chiama Orazio un giorno infelice:
Hunccine solem |
Multa iocosa, πολλἁ τερπνὰ, come dice Tirteo; e non soltanto facezie e motteggi, ma piaceri e voluttà; chè ludus e iocus, iocari e ludere si usano talvolta promiscuamente. Così nel De arte amandi:
Mille fac esse iocos; turpe est nescire puellam |
e più giù, in senso osceno:
Nec taceant mediis improba verba iocis. |
Imitato da Ovidio:
Perfer et obdura, postmodo mitis erit. |
Vuoi innamorare una donna corteggiata, adulata, adorata da molti? Mostratele indifferente. Vuoi che dopo averti abbandonato, ti segua? Voltale sdegnosamente le spalle.