Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/267


VARIANTI. 261



Prati ultimi in tutti i MS. e con assai più d’eleganza che ultimus, come altri vorrebbe; chè prati ultimi è qui detto come in Terenzio, Phorm., 1,4: Quia est hic senex, quem video in ultima platea? e in Ovidio, Metam., IV, v. 300:

Perspicuus liquor est, stagni tamen ultima vivo
Cespite cinguntur; semperque virentibus herbis.

E tactus è più proprio di fractus, come leggono Vossio e Silligio: perchè un fiore languisca, basta che l'aratro lo tocchi.