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VARIANTI. 253

del corruerit, usato attivamente anche da Lucrezio nel verso 369 del libro V:

                                        Quæ possint forte coorto
Corruere hanc rerum violento turbine summam.


I MS incepta; il codice Fauriano 8236: accepta; incepto, con men ragione di tutti il Weisio. Io ho seguito la lezione del Turnebo, giacchè mi pare che inceptam frustra, principiata male, apparecchiata indarno, mal presta I non possa riferirsi che alla protesllaëam domum, che così vien chiamata, perchè: nondum cum sanguine sacro Hostia cælestes pacificasset heros. Non credo perciò che il frustra s’abbia a riferire a pacificasset, come vorrebbe lo Stazio; ma piuttosto ad inceptam, che qui non può aver significato di non accetta, com’egli pretende: perchè leggendo incepta che varrebbe, secondo lui, non accepta, e non potendosi riferire ad altri che a Laodamia, seguirebbe che essa Laodamia ebbe a soffrir di poi la perdita dello sposo, perchè non grata, non accetta agli Dei; mentre il poeta ci dice chiaramente che tutta la colpa fu di Protesilao, che dimenticò di sagrificare agli Dei nel giorno delle sue nozze.


Pag. 202.          Quæ nuper nostro letum miserabile fratris.

Fra tanta varietà di lezioni questa del Passerazio mi par la migliore. Nuper ha un valore storico;

Rapisardi 22