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244 | varianti. |
da Cesare, Bell. Gall., l, 33: Infectis iis, quæ agere destinaverat; e da Livio, VII, 33: Morte sola vinci destinaverant animis. Epperò non è mestieri interpretare: Certus mori, destinatus mori, come fa il Marcilio (Aster. VIII), invocando a sproposito l’autorità di Valerio e di Tacito.
LXXIII.
Pag. 174. Multo mi tamen es vilior et levior.
I MS:
Multo ita me nec vilior et levior. |
L’edizione di Aldo:
Mullo ita ne mî tu vilior et levior; |
Achille Stazio si conforma ai manoscritti, ma accetta di buon grado la lezione del Guarino, ch’è è stata da me preferita.
Le più antiche edizioni: Quid amantem; quid o quod invece di quia, come in Cicer., 11; Verr., 13, 11; Catil., 6, ed Att., 2, 4; Plaut., passim.