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riconciliazione. | 213 |
22.
AD ALFENO.
O Alfeno, o falso, o immemore
Di fidi amici, o duro cor, nè alcuna
Senti pietà del tuo diletto amico?
Cosi mi manchi, o perfido,
5 E m’abbandoni ne la rea fortuna?
Credi: le false ed empie
Opre mortali hanno ogni Dio nemico.
E tu no’l curi? e in preda ad ogni affanno
Mi lasci? Or quinci agli uomini
10 Che far più resta? ed a cui fede avranno?
Tu m’affidavi a credere
L’alma inesperta, e qual se certa e piana
Fosse la via, m’hai ne la rete indotto.
Perfido! ed ora il cauto
15 Passo ritraggi, e come nebbia vana
Soffri ch’a’ venti fuggano
Le tue promesse, e il mio sperar sia rotto.
Ma vanne; oblia, se puoi: la Fé’, gli Dei
Ricorderanno, e vindice
20 Rimorso ti daran dei fatti rei!