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ULTIMA FESTA


AD UN AMICO CHE MI REGALAVA UN PUGNALE

CON SOPRA INCISO IL MOTTO: Pax


NON vedo più davanti a gli occhi lassi
     L’aurea danza de’ sogni e il ciel sereno;
     Ne’l sentier buio, a rallentarmi i passi,
     Non v’ha sirena che mi canti in seno.

Fredde, siccome d’invernale aurora,
     Scorron de ’l tempo mio l’ore solinghe,
     E un incredulo riso il labbro sfiora
     Dinanzi a ’l giuoco de le altrui lusinghe.

Amico, vedi quella testa bianca
     Che sotto il lume su ’l lavor si piega?
     È l’ava mia, la vecchierella stanca,
     Che, quando impreco, m’accarezza e prega.