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ULTIMO SOGNO


IN mezzo a ’l verde una casetta bianca,
     Co ’ monti a tergo e in lontananza il mare,
     Con variopinte aiuole a destra e a manca
     Che infioran de la soglia il limitare.

Fuori, un’aria che sveglia e che rinfranca,
     Dentro, una libreria d’opere rare,
     Che al gramo ingegno ed a la fibra stanca
     Possan novella vigoria prestare.

Poi, nel mistero d’una chiusa alcova,
     Ne la sua culla un roseo cherubino
     Cui per restar con me sparvero l’ale.

È questo il nido che sognar mi giova,
     È l’oasi de’l mio squallido cammino:
     Tempio a l’arte, a l’amore, a l’ideale.