Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
II
PUR gran tempo non è ch’egli solea
Con arte eletta modular un canto,
Allor che assorta ne la stessa idea
Fra un bacio e un motto io gli venia d’accanto.
Azzurreggiando da lontan fremea
L’onda ridesta, il golfo era un incanto;
Su i colli il sole un tono d’òr mescea
De ’ palmizi e de i cedri a ’l ricco ammanto.
Or quel sogno dov’è? Chi v’ha dispersi,
Vivi colori ed armonia gradita?
Io per sempre ho d’intorno ombra e silenzio.
Egli raccozza i più grotteschi versi,
Sfoghi de la sua musa inebetita
Da l’orgie, da i bagordi e da l’assenzio.