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Che sbocciaron da poco entro quel vaso;
     Le dico un sogno splendido da maga,
     O le descrivo un abito di raso.
     Ella intanto sorride, ed io son paga.

Ella sorride, chè per lei tuttora
     Io son la bimba da le chiome bionde,
     Strana e poeta; io son la nuova aurora
     Che a lei, tramonto, i raggi suoi confonde.

E tanto scorda l’aspra e lunga via
     Che tribolando percorremmo unite,
     Ch’io pur rivivo ne l’infanzia mia,
     Ne le speranze che mi son fuggite.

Amico, senti: se avverrà che un giorno
     Ella più non mi attenda in su la porta,
     S’io, chiamandola, invan la cerchi intorno,
     Senti: morrò quand’ella sarà morta.