Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
È questa santa vecchia. Io sol per lei,
Quando vo per la via stanca e soletta,
Affretto il passo, perché so che i miei
Passi ella conta e che pregando aspetta.
E so che a la finestra il freddo e il sole
Ella sfida per me come un amante;
So che incontro mi vien con le parole
Che si volgono a un fiore o ad un infante.
Quanto d’uopo ho di lei! Quando rinchiusa
Per lunga ora mi son ne la mia stanza,
O ne lo studio d’una eccelsa musa,
O in un trapunto che a fornir m’avanza,
M’alzo ad un tratto: il libro od il lavoro
Più non mi basta; son tediata e stanca;
E cerco de ’l mio povero tesoro
Da l’occhio spento, da la testa bianca.
E me le siedo in grembo e le favello
Di tante care e disparate cose:
Di te, che sei così pietoso e bello,
D’un volume che leggo, o de le rose