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VIAGGIANDO
IN treno: ad una piccola stazione
Sotto l’Alpi, un momento di fermata.
Io, da un triste viaggio affaticata,
Guardavo una fanciulla ad un balcone.
Giù, in quel cangiante accozzo di persone,
Gettò una lunga e pensierosa occhiata,
Mentre ne la mantiglia inviluppata,
Da’l vento si schermìa de’l suo burrone.
Che l’attraeva? Il desiderio intenso
Di mutar cielo, d’affrontar l’ignoto?
Provava ella per noi d’invidia un senso?
O un senso di pietà per chi si parte
Da un fido asilo, a ricercar ne’l vuoto
Mondane ebbrezze o qualche sogno d’arte?