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MASCHERINA
(Nel Fanfulla)
A l’ultimo veglione aveva un abito
Di raso nero, stretto,
Con un immenso strascico,
Il guanto insino a’l gomito:
E da lì, tutto nudo, un braccio splendido
Da far degna collana a Maometto.
Su’l sen, scoperto in quadro a mo’ di vergine,
Fina, femminil’ esca,
Non i gioielli soliti,
Ma de’ fiori e de i pampani,
Che in mezzo a le sue carni armonizzavano
Come in un canestrin di frutta fresca.