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Mi ti figuro una leggiadra imagine
     Che dal mille e trecento
     Tornasse per incanto in questo secolo,
     Viva, piena di grazia e d’ardimento.

Pur, mentre invidio la famosa amazzone,
     La bella imperatrice,
     Che a suo paggio te scelse in fra i patrizi,
     Ne l’età più poetica e felice,

Sento che de la sua sorte più splendida
     L’avvenir mi serba,
     Se a ’l trono del tuo core oggi inalzandomi,
     Fa di me la tua dama e la tua schiava.