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Piene di fogli e nastri,
Di trapunti, di seriche borsette
D’ambra e zàgara, e veli scolorati.
È un’ora di memorie, ed in quest’ora
Per voi da un morto secolo
Un alito di vita esala ancora.
Unico in mezzo a tante
Reliquie strane e sante è un picciol libro,
Storia d’amore e insiem storia d’affamai:
Cui le consunte pagine
Da più di sessant’anni
Serbano un secco fiore:
Son foglie d’un garofano, e Zaira
È la storia d’amore.
Presso le vetriate
D’onde tutta si scorge
La pianura abbracciar da ’l moribondo
Sole che dice addio, quando risuona
La squilla in lontananza,
L’ava fa trascinar la sua poltrona.
Su ’l fidato volume
Ha le mani incrociate:
Oh, guardatela! È il lume
Che imporpora le nubi,