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ICEAN ghignando che a la donna sola,
A la reietta, a l’esule, a la mesta,
Non più l’arte, che inalza e che consola,
Darebbe fiori per la bionda testa.
La Musa, invece, intorno ad essa vola
Sempre fida qual pria, nobile, onesta:
E fa ne gl’inni udir la sua parola
Che memorie e speranze in lei ridesta.
Insieme van così lungo il sentiero
Triste de ’l mondo, che soltanto ha fine
Ne l’alta erba là giù de ’l cimitero.
Ingombro è il suol di rettili e di spine,
Di minacciose nubi il cielo è nero,
E pur cantano ancor le pellegrine.