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AVVENIRE
ERANO lì guardandosi da un’ora
Incerti e pensierosi;
Ei dicea: Forse il ciel ti serba ancora
Giorni meno angosciosi.
Talor ti sogno in un modesto tetto
Ricco sol di volumi,
De’ canti che ti sgorgano da’l petto,
E de i vaghi profumi
Che il venticello stanco de la sera
Da l’orto ne tramanda,
Dove di gelsomini una spalliera
Di stelle s’inghirlanda.