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quelle potrebbero sciogliere la difficoltà, senza rimettere in controversia l’opera fondamentale, e arrestarne il pronto compimento. Il ripiego dell’uso promiscuo renderebbe più difficile la questione e più oneroso il suo scioglimento. Ma la società non deve darsi molta sollecitudine di tutto questo; poichè tre quarti della sua linea le rimangono in piena libertà; e invero l’attività dei direttori e il capitai sociale ne hanno d’avanzo per parecchi anni.

Bergamo potrebbe applaudirsi gran fatto, quando, non ottenendo il passaggio della linea maestra, ottenesse, in luogo dell’unico braccio dì Treviglio, il doppio braccio laterale verso Monza e verso Chiari? Non si può dirlo. Essa vi avrebbe sempre perduto le pronte communicazioni colla bassa provincia, e colla pianura di Crema e Cremona. Le sue communicazioni con Milano e con Brescia sarebbero più rapide, ma più rare e doppiamente costose; poiché invece di pagar l’interesse e la manutenzione d’una sola e breve e poco dispendiosa strada, dovrebbe pagarne due più lunghe e difficili, e tenervi maggior proporzione di machine e di personale. Sull’unica via di Treviglio si radunerebbero i passaggieri per tre diverse destinazioni; quindi convogli pieni e frequenti. Soppressa una di queste destinazioni, e disgregate le altre due, ognuna d’esse raccoglierebbe, a circostanze pari, solo una terza parte dei passaggieri; quindi ridutta ad un terzo la frequenza dei convogli, oppure ridutto a un terzo il numero medio dei passaggieri in ogni convoglio; e accresciuta di necessità la tariffa, a carico della popolazione di Bergamo, quando non si trovasse un’impresa che volesse perpetuamente rimettervi del suo.

Sono questi errori gravi; ma vedo bene che pochi avranno la generosità di rimettersi e di confessarli. Siamo adunque certi che Bergamo persisterà nel volere la doppia linea per Monza e per Brescia. E bene, quando si trovi chi gliene voglia fornire i capitali, la società lombardo-véneta la lasci pur fare; anzi raccomandi pure alla superior protezione l’impetuosa sua rivale, che, in uno o in altro punto della linea, le porterà sempre dagli interni suoi territorj una buona mano di passaggeri. Se l’esperimento sarà felice, noi diremo, viva il nostro bel paese; poiché sarà provato dall’esperienza che le relazioni parziali tra città e città bastano ad alimentarvi una lunga strada ferrata; ciò che non si è potuto