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bancarie inclineranno sempre a condurre gli affari in questo modo.

I nocevoli effetti d’una non necessaria fidanza in lontani agenti si congiunsero agli effetti d’una soverchia indipendenza concessa al lontano officio tecnico, poiché i direttori moltiplicavano d’ogni parte questi costosi stabilimenti. Importava assai di promovere cogli studj tecnici quella parte delle domande sociali che si riferiva al braccio di Monza, e perchè cosa di non dubbio valore in sé stessa, e perchè volevasi tenere il terreno tutto libero e sgombro da rivalità. Ma l’ingegnere aveva già tesi i suoi fili sulla Carta, e non voleva spender pensieri fuori di quella sacra lista. Alcuni abitanti di Bergamo, ingelositi del rapido rettilineo che congiungeva il commercio di Milano col mercato di Brescia, Verona e Vicenza, publicarono una memoria, in cui si esponeva l’importanza statistica della loro provincia; il che nessuno aveva mai posto in dubbio; anzi per ciò appunto erasi abbandonata la primitiva linea di Pandino e Orzinovi, e attraversata in lungo e in largo la loro pianura. Ma quando vollero dimostrare che convenisse congiunger Brescia e Milano per la via di Bergamo, e per provarlo citarono le mie stesse Ricerche, vollero provar troppo, perchè le cose ragionevoli hanno un confine. E perchè gli Annali di Statistica riprodussero il loro scritto, mi fu mestieri apporvi alcune note, affinchè quella citazione, in quel giornale, non mi facesse credere d’un’opinione che non era la mia. Accennerò le cose principali che misi in discorso, e che dopo tre anni vennero poi rimesse in campo come cose nuove.

Notava che la strada per Treviglio era quasi rettilinea, quella per Bergamo snodata in più tronchi divergenti, con gravi angolature, complicate colle forti movenze del terreno e cogli sparsi edificj suburbani; maggiore la lunghezza forse da otto a nove miglia; la città bassa di Bergamo, a così breve distanza, elevata all’incirca sopra Milano, quanto Milano è sopra Venezia, e il triplo di quello che la più lontana Brescia è sopra Milano; interrotta la linea da forti interpendenze, perchè rade continuamente il piede delle alture; per tutte queste cose necessità di raddoppiare le forze dei motori, o dimezzare il peso dei carichi, o soffrire la perdita delle velocità. Combinati tutti gli effetti, il tempo e la spesa della corsa fra Brescia e Milano