Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/83


83

83 ti leva dalla conversazione delle creature e datti la conversazione del Creatore: ella empie ii vasello del cuore del sangue dell’umile Agnello e ricoprelo di fuoco, perchè per fuoco d’amore fu sparto: più e meno perfettamente riceve e gusta l’anima questa madre dell’orazione, secondo che ella si notrica del cibo angelico, cioè del santo e vero desiderio di Dio, levandosi in alto, come detto è, a prenderlo in su la mensa della dolcissima croce. E però ti dissi ch’io desideravo di vederti notricare del cibo angelico, perchè io non veggo che in altro modo potessi essare vera sposa di Cristo crocifisso, consacrata a lui nella santa religione. Fa che io ti vegga una pietra preziosa nel cospetto di Dio, e non mi stare a perdere il tempo. Bagnali ed annegati nel sangue dolce dello Sposo tuo. Altro non ti dico. Permane nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.