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So tua ti starebbe a niente, e sia chi si vuole: guarda che tu non dia, nò riceva se 11011 in necessità, sovvenendo comunemente ad ogni persona dentro e di fuora. Stanimi tutta soda

matura in te medesima!


serve le suore caritativamente con ogni diligenzia, e specialmente quelle che vedi in necessità. Quando gli ospiti passano e dimandassero alle grati, statti nella pace tua, e non v’andare, ma quello che volessero direna te, dicanlo alla priora, se già la priora non tei comandasse per obbedienzia; allora china il capo e stammi salvatica come uno riccio; stianti a mente i modi che quella gloriosa vergine santa Agnesa faceva tenere alle figliuole sue; vatti per la confessione, e di’ la tua necessità, e ricevuta la penitenzia fugge. Guarda già che non fussero di quelli con cui tu ti se’ allevata, e non ti maravigliare perch’ io dica così, perocché più volte mi puoi avere udito dire, e così è la verità, che le conversazioni col perverso vocabolo, de’di voti e delle divote guastano l’anime ed i costumi, ed osservanzie delle religioni. Guarda che non leghi il cuor tuo’altro che con Cristo crocifisso; perocché talora il vorresti sciogliere, e non potresti, che ti sarebbe molto duro: dico che l’anima che ha assaggiato il cibo angelico, ha veduto col lume che questo e l’altre cose sopraddette li sono mezzo impedimento al cibo suo, e però le fugge con grandissima sollicitudine; e dico che ama e cerca quello che la crescili e 1^. conservi, e perocché ha veduto che meglio gusta questo cibo col mezzo dell’orazione fatta nel.cognoscimento di sè, però vi si esercita continuamente in tutti quelli modi che più si possa accostare a Dio. , IV. Di tre sorti è l’orazione (V): l’una è continua, cioè, il continuo santo desiderio, il quale desiderio ora nel cospetto di Dio in ciò che tu fai, perchè questo desiderio drizza nel suo onore tutte le tue operazioni spirituali e corporali, e però si chiama continua. Dì questa pare che parlasse il glorioso santo Paulo, quan-