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A SUOR BARTOLOMEA DELLA SETA MONACA. DEL MONASTEBO DI SANTO STEFANO IN PISA.

I. Della conformazione della propria volontà a quella di Dio, e del modo di resistere ai catti»’ pensieri e battaglie di mente, che ci dà il demonio, e come Iddio ce li permeile per farri armare alla perfezione, traendo da essi umiltà e carità, con che l’eiorta a farsi specchio di tirtu, ed innamorarsi di Gesù Cristo come sua vera sposa annegandosi nel di lui sangue.

132.

AL nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. vi^arissima figliuola in Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi sposa vera consecrata allo Sposo Eterno. Condizione è della sposa di farsi una volontà con lo sposo suo, e non può volere più che egli voglia, e non pare che possa pensare altro che di lui. Or così pensale voi, figliuola mia, che voi, che sete sposa di Cristo crocifisso, non dovete pensare, nè volere altro che lui, cioè non consentire a pensieri: che i pensieri non venissero, questo non li dico, perciocché noi’potresti fare, nè tu, nè creatura, perocché ’1 dimonio non dorme mai; e questo permette Dio per far venire la sposa sua a perfetta sollicitudine, per farla crescere