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ubiamo spazio di tempo, se non c* é posto uno vestimento d’amore verso lo Sposo eterno, cognoscendo la sua inestimabile carità, potremo dire che questa grazia, che noi abbiamo ricevuta nel baltesmo. fusse nuda; e però è d» bisogno, che noi leviamo l’affetto ed il desiderio nostro con vero cognoscimento di noi, ed aprire l’occhio dell’intelletto, ed in noi cognosciare la bontà di Dio e l’amore ineffabile che elli ci ha; perocché, se l’intelletto cognosce e vede, non può fare l’affetto che non ami, e la memoria che non ritenga il suo benefattore; e cosi con l’amore trae a sè lJamore, e trovasi vestita e ricoperta la sua nudità: dico che nasconde la vergogna, e questo in due modi; l’uno si è, che per dispiacimento ha gittato da sè la vergogna del peccato, come che dalla vergogna, che in quella anima era venuta per la offesa fatta al suo Creatore, è restituita per lo vestimento dello amore delle virtù ed è venuta a onore di Dio, ed ha frutto 111 sè, perocché da ogni nostra operazione e desiderio D»o ne vuole il fiore dell’onore e a noi lassa il frutto, sicché vedi, che nasconde la vergogna del peccato. Dico ancora, che un’ altra vergogna le tolle, cioè, che di quello che la sensualità con amore proprio e parere del mondo si vergogna; la volontà morta in sè in tutte le cose transitorie non vede vergogna; anco si diletta delle vergogne, strazii, scherni, villania e rimproverio, e tanto ha bene, quanto si vede conculcare dal mondo; unde ella è contenta per onore di Dio, che il mondo la perseguili con le molte ingiurie, ed il dimonio con le molte tentazioni e molestie, e la carne con volere ribellare allo Spirito, e di lutto gode per odio e vendetta di sè per con ormarsi con Cristo crocifisso, reputandosi indegna della pace e quiete della mente; e non si vergogna d essare schernita e beffata da tutti tre questi nemici, cioè il mondo, la carne, il dimonio, perocché la volontà sensitiva è morta ed è vestila del vestimento della somma ed eterna volontà di Dio; anco l’ha in debita riverenzia, e ricevale con amore, perché