2;4 anime vostre; pero che come la gratitudine gli è molto piacevole, ed a noi utile, così la ingratitudine mollo gli dispiace ed a noi fa danno, disecca in noi la fonte della pietà, ed invitiamo Dio di non accrescere le grazie, ma a privarci di quelle che ci ha date. Bene è dunque da studiarsi con grande sollecitudine di ragguardare i beneficj di Dio, perocché vedendoli li cognosceretee cognoscendoli renderete gloria e loda al nome suo. E in che mostraremo a Dio la nostra gratitudine e ingratitudine? dicovelo. La ingratitudine si mostra in offendere la sua bontà ed il prossimo nostro, offendendolo in.molli e diversi modi con molta ingiustizia, non rendendoli quello debito che noi siamo obbligati di renderli, cioè d’amare lui sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi medesimi. E noi facciamo tutto il contrario, che quello amore che noi doviamo dare a lui il diamo alla propria sensualità, offendendolo col cuore,,e con la mente, e con lutle le potenze dell’anima, e con le membra del corpo nostro, le quali debbano essere islrumento di virtù, e sono istrumento di vizii, delli quali vizii riceviamo morte eternale, se la vita nostra termina in colpa di peccalo mortale. Da qualunque lato noi ci volliamo, non ci troviamo altro che miseria, e tutto procede dalla ingratitudine. Ella germina superbia, vanità e leggierezza di cuore con molla immondizia, tanto che non pare che 1’ uomo curi di vollersi nel loto della immondizia se non come l’animale. Ella priva l’anima della carità fraterna inverso del prossimo suo, e concepe odio e dispiaciménto, e se elli pur ama, amalo per propria utilità, e non per Dio. Atti sono questi cotali a ricevere ogni miserabile informazione, giudicando male in verso di lui, non riguardando con prudenzia chi è colui che dice d male, e di cui egli è detto, o se egli il dice per. proprio dispiacere o per invidia, o per simplicilà che avesse; che.spesse volle l’uomo ignorante dice ciò che li viene a bocca, e non inira quello che parla, ma colui che ode il debba’mi*