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A’ SIGNORI BA1NDERESI E QUATTRO BUONI UOMINI MANTEN1TORI DFLLA RIPUBBLICA DI ROMA (A).

I. Dell'ingratitudine usata verso Iddio dopo i benefizj ricevuti, e della ingiustizia col prossimo, della bestemmia ed altri vizj coi quali si dimostra detta ingratitudine.

II. Della gratitudine, ed altre virtù in particolare, da cui si conosce, cioè dell’amore verso il prossimo, e della concordia.

III. Esorta i sopra nominati signori a questa gratitudine, particolarmente per la grazia ricevuta ultimamente per miracolo della divina bontà, ad esempio del papa Urbano VI, che s'era portato in processione a piedi scalzi.

IV. Gli riprende dell’ingratitudine usata a Giovanni Cenci dopo aver procurata la resa di Castel Sant’Angelo.

196.

Adì 6 maggio i3yg in astrazione falla.

Al nome di Jesu Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. solarissimi fratelli e signori in terra in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi grati e cognoscenti di tanti beneficj, quanti avete ricevuti da Dio, acciò che elli crescano in voi, e notrichisi la fonte della pietà di Dio nelle