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il colore della virtù, cioè unn giustizia di voler fare contra i inali pastori per lo difetto loro: non credete al dimonio, non vogliate fare giustizia di quello che non tocca a voi. J1 nostro Salvatore non vuole; dice che sono i suoi unti; non vuole che nè voi, ne veruna creatura facci questa giustizia, perchè la vuol fare egli. 0 quan to sarebbe sconvenevole, che il servo volesse torre la signoria di mano al giudice volendo fare giustizia del malfattore; molto sarebbe spiacevole, perocché non tocca a lui, il giudice è quello che 1’ ha a fare. E se dicessimo, il giudice noi fa, non è ben fatto uh’el faccio? no, che ogni volta ne sarai ripreso; nè più uè meno ti cader a la sentenzia addosso, se tu occiderai, d’esser morto tu; non scuserà la legge la tua buona intenzione, che l’hai fatto per levare il mal fattore di terra; non vuole la legge, nè la ragione, che, perchè il giudice sia cattivo, e non facci la giustizia che tu la facci, però tu debbilo lasciar punire al Sommo giudice, che non lascierà passare le ingiustizie e gli altri difetti che non sieno puniti a luogo e a tempo suo, singolarmente nell’estremità della morte, passata questa tenebrosa vita; nel qual punto passato, ogni bene è remunerato e 0"ni colpa è punita.

Così vi dico, carissimo padre e fratello in Cristo dolce Fesù, che Dio non vuole che voi, nè veruno vi facciate giustiziere deJ ministri suoi. Egli 1’ ha commesso a sè medesimo, ed esso l’ha commesso al vicario suo, e se il vicario non lo facesse ( che lo debba fare, ed è male se non si fa ) umilmente doviamo aspettare la punizione e correzione del sommo giudice Dio eterno; eziandio se ci fussino tolte per loro le cose nostre, più tosto doviamo eleggere di perder le cose temporali e la vita del corpo, che le cose spirituali e la vita della grazia; perocché queste sono finite, e la grazia di Dio è infinita, che ci dà infinito bene: e così perdendola aviamo infinito male!

e pensate, che per la buona intenzione che voi abbiate, non vi scuserà però nè Dio, nè la legge di-