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233 Annotazione alla Lettera IS9.

(J) Questo Carlo della Pace discendeva dn Giovanni duca di Durazzo, terzo figlio di Carlo 11 di Napoli. La santa gir scrisse uè’ primi mesi del i38o poco innanzi che morisse, sembra per coni-’ missione di papa LTrbano, che a lui diede il regno di Napoli, offerto prima a Lodovico d’Ungheria. Passo egli in Italia con grosso esercito d’Ungari, fa investito del regno da papa Urbano, e ne fece in breve il conquisto, restata essendo sua prigioniera la regina Giovanna; ma tosto dall’altra parte dell’Alpi calò un altro esercito di barbari, cui fi ramava Lodovico d’Angiò, inveitilo esso pure del regno di Napoli dal papa Clemente d’Avignone. Ma la peste cbe consumò in gran parte 1’ esercito dell’Angioine, e lui stesso tolse di vita (i3S^), liberò Carlo di questo fastidio; se una che un altro gliene sorse da parte di papa Urbano, cui troppo premeva I’ adempimento della promessa di dar al nipote suo l$utilio Prignauo il principato di Capua ed altre molte terre, e chè Carlo tirava in lungo deliberato di non osservarla; sicché il papa venuto a Napoli, n’ebbe seco risentimento, e fattosi forte a Nocera lo scomunicò insieme con Margherita sua moglie; ma Carlo mandò un esercito ad assediarlo, e Urbano a malo stento potè fuggirne e recarsi a Genova a salvamento (1385). Carlo pretendendo ragioni alla corona d’Ungberia, non ancora assicurato il dominio del Napolitano, allettato dalle promesse dì alcuni baroni, malcontenti della regina Maria, si condusse in quel regno; e la congiura fu così fortunata, che di consentimento di quasi tutti i baroni fu coronato re d’Ungheria. Maria ed Elisabetta, sua madre, non ne poteudo altro, gl» fecero" buon viso, ma ìli breve ordinarono contro di lui una trama, per la quale egli rimase ucciso pochi giorni dopo la sua incoronazione (i386). 1