Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/230

230

23o ed figli vuol fare la volontà di Dio, stare nella dilezione del prossimo, perdonare chi gli fa ingiuria, èd empire la mente e memoria sua de’ benefizj che ha ricevuti dalla bontà di Dio..La fragile carne si vuole dilettare e satisfare agli appetiti snoi, la quale è una legge perversa legata nelle membra nostre, che sempre impugna contra lo spirito, ed egli fa tutto il contrario, che la sottopone al giogo della ragione, afQigendo e macerando il corpo suo. Soglie sopra la sedia della coscienzia, e tienci ragione; onde se è vergine, dà la sentenzia di volersi conservare infìno alla morte nello stato della virginità il quale egli ha eletto; il continente la continenzia; e quello che è nello stato del matrimonio, conserva lo slato suo senza colpa di peccato mortale, cioè che in neuno modo voglia macchiare quel sacramento. Con questo dolce odore di purità, lavarà la immondizia della mente e del corpo suo, e con 1* acqua della grazia, e con la buona e ordinata vita spegnerà l’incendio del disordinato fuoco, farà compita guerra contro gli nemici suoi, e con vittoria fornirà la città dell’anima tenendo chiusa la porta della volontà per non essere assalito da’nemici; e così chiusa col tesoro delle virtù, entra per la porta della dolce volontà di Dio, seguitando la dottrina di Cristo crocifisso, il quale die’ la vita per la nostra salute con tanto fuoco d’amore. Allora dispone la memoria a ritenere il benefìcio del sangue dell’umile Agnello, l’intelletto ad intendere e cognoscere la sua volontà, che non vuole altro cbe la sua santificazione, e ciò che dà o permette a noi sue creature, dà per questa cagione e dispone la volontà ad amarlo con tutto il cuore e con tutto l’affetto suo. Questi si può chiamar cavaliere virile, cbe virilmente ha conservata e guardata la città deli’ anima sua da’ nemici e malvagi tiranni che la volevano signoreggiare. Questi è atto a fare ogni gran cosa per Dio, cioè per gloria e loda ilei nome suo, e per la santa Chiesa, può sicuramente pigliar la battaglia di fuori, poiché sì dolcemente ha combat-