Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/194

194

t94 con la umilila dice: Signore mio, ecco l’ancilla tua, sia fallo in me secondo la tua volontà, e non secondo quello che voglio io sensitivamente; e così gitta l’odore della pazienzia verso del Creatore e della creatura, e di sè medesima; gusta.la pace e la quiete della mente, e nella guerra ha trovata la pace, perocché ha tolto di sè la.propria volontà fondata nella superbia, ed ha concepulo nell’anima sua la divina grazia; e porta nel petto della mente sua Cristo crocifisso, e dilettasi nelle piaghe di Cristo crocifìsso, e non cerca di sapere altro che Cristo crocifisso, ed il suo Ietto, è la croce di Cristo crocifisso, ine annega la sua volontà, e diventa umile ed obbediente.

V. Perocché non è obbedienzia senza umilità, e 11011 è umilità senza„ carità, e questo trova nel Verbo; perocché con 1’ obbedienzia del padre e con 1’ umilità corre all’obbrobriosa morte della croce; conficcandosi o legandosi col chiovo e col legame della carità, e sostenendo con tanta pazienzia, che non è udito il grido suo per mormorazione; perocché non erano sufficienti i chiovi a sostenere Dio ed uomo confitto e chiavellato in.croce, se l’amore non l’avcsse tenuto.

Or questo dico che gusta l’anima, e però non si vuole dilettare altro che con Cristo crocifisso; che se gli fusse possibile acquistare le virtù, fuggire 1 inferno ed .* avere vita eterna senza pena, ed avere le consolazioni nel mondo.spirituali e temporali, non le vorrebbe!

ma più tosto vuole con pena, sostenendo infiuo alla morte, che per altro affetto avere vita eterna, pure che si possa conformare con Cristo crocifisso, e vestirsi degli obbrobrj e delle pene sue: ella ha trovata la mensa dello immacolato Agnello. O gloriosa virtù!

chi non volesse darsi mille volte alla morte e sostenere ogni pena, per volerla acquistare: tu sei regina che possiedi tutto quanto il mondo: tu abili nella vita durabile, perocché, essendo ancora l’anima, che di te è vestita, mortale, tu la fai abitare prr alletto d amore con quelli cli

sono immortali. Poi dunque che