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A MONNA AGNESA DONNA CHE FU DI MISSERE OSSO MALAVOLTI (/l).

1. L’esorta alla virtù della pazienta, dimostrando quanto sia dannosa l’impazienza, n. dì due sorte d’impazienza,

prima dell’ impazienza comune.


III. Dell’ impazienza in-particolare dimostrando esser questa come la prima, effetto di superbia, e doversi vincere coll’anne* gazione della propria volontà, non cercando le proprie con* solazioni, ma la gloria di Dio.

IV. Che all’ umiltà di Maria Vergine in particolare fu conceduta P incarnazione del Verbo.

V. Della virtù della carità.

VI. L’anima alla perfezione, mostrandoli come Dio ve la chiamava.

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. % Al nome (li Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ilarissima figliuola in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi fondala in vera pazienzia, considerando me, cli

senza la pazienzia non potiamo piacere a Dio, perocché, siccome la ini pazienzia piace mollo al (limonio ed alla propria sensualità, e non si di Iella alito che d’ ira, quando li manca quello che la sensualità vuole; così per contrario dispiace mollo a Dio; e perchè la ira ed impazienzia ò il mirollo della superbia, e però piace