Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
162 |
162 assai e conversarne pochi, ed eziandio con quelli che ami di spirituale amore, sappi conversare con modo; e se tu non facessi, pensa che a quello amore, che tu debbi portare a Dio senza modo, vi porresti modo che non te ne avvedresti, ponendovi mezzo la creatura finita, perocché l’amore che doveresti ponare in Dio, porresti nella creatura, amandola senza modo; e questo t’impedirebbe la tua perfezione, e però con modo ordinato la debbi amare spiritualmente. Sia uno vasello (A\ il quale tu empia nella fonie e nella fonte il beva; e poniamo che tu avessi tratto l’amore da Dio, che è fonte d’acqua viva; se tu noi bevessi continuamente in lui, rimarrebbe voto, e questo ti sarà il segno che tu noi beva a pieno in Dio; che quando della cosa che tu ami, tu ne sostieni pena o per conversazione che avesse, o perchè fussi privata d’alcuna consolazione, la quale solevi ricevere, o di qualunque altra cosa che avvenisse, se tu sostieni allora pena di questo o d’altro che dell’offesa di Dio, t’è spgno manifesto che questo amore è ancora imperfetto e tratto fuore della fonte. Che modo ci è dunque a fare perfetto ’ quello che è imperfetto? questo è il modo, di correggere e di gastigare i movimenti del cuore, con vero cognoscimento di le., e con odio e dispiacimento della tua imperfezione, cioè d’essare tanto.villana, che quello amore che si debba dare tutto a Dio, si dia alla creatura, cioè d’amare la creatura senza modo, e Dìo con modo; perocché l’amore verso di Dio vuole essare senza misura, e quello verso della creatura debba essare misuralo con quello di Dio, e non con la misura delle proprie consolazioni, nè spirituali, nò temporali. Adunque fa, che ogni cosa ami in Dio, e che tu corregga ogni disordinato affetto.
II. Fa, figliuola ima, due abitazioni; una abitazione attuale della cella, che tu non vada discorrendo 111 molti luoghi se non per necessità, o per obbedienzia della priora, o per carith: ed un’ altra abitazione ik spiritualmente, ht quale porti continuamente teco, e