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i5G A MONNA ALESSIA E A MONNA CECCA (A).

I. Della perseveranza, e come in due modi questa si perde e si torna indietro dalla perfezione, e prima con amare le delizie del inondo, cbe uno ha lasciato, secondo con ritornare attualmente alle delle delizie.

II. Come per fuggire un tal male conviene spogliarsi della propria volontà. , III. Si duole d’alcuni che non avevano perseverato uella strada delle virtù. r 1Y.

Le prega a raccomandarla ad un tal Teopento, ed a mostrargli la presente, acciò si prevaglia di tali documenti, e perseveri nella virtù.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso

di Maria dolce.


I. solarissime figliuole in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi costanti e perseveranti nelle virtù per sì fatto modo, che non voiliate mai il capo a dietro a mirare Tarato, e quale mirare s’intende in due modi: l’uno si

quando la persona è uscita dal fracidumc del mondo, e poi volle il capo col diletto della propria volontà, ponendo l’occhio dell’intelletto sopra di loro. Costui non va innanzi, anco torna indietro verso il vomito, mangiando quello che puma aveva vomitato; e però disse Cristo, che neuno si debba vollare indietro a mirare l’aralo, cioò non voltarsi a mirare le prime delizie, nò rag*