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148 orazione, perocché altro rimedio io non ci veggo: venuto è quello tempo della persecuzione de’ servi di Dio, i quali si conviene che si nascondino per le caverne del cognoscimento di loro e di Dio, chiamando a lui misericordia per li meriti del sangue del suo Figliuolo.
Io non voglio dire più, perocché se io andasse alla voglia, figliuole mie, io non mi reslarei mai infino che Dio mi trarrebbe di questa vita. ’ II. A te dico ora, Andrea (C), che colui che comincia non riceve mai la corona della gloria, ma colui che persevera infino alla morte. O figliuola mia, tu hai cominciato a mettere mano all’arato delle virtù, partendoli dal vomito del peccalo mortale; convienti dunque perseverare a ricevare il frutto della tua fadiga, la qual porta l’anima, volendo raffrenare la sua gioventudine, che non corra ad essare membro del dimoino. Oimè, figliuola mia, e non hai tu considerazione, che tu eri membro del dimonio, dormendo nel fracidume della immondizia, e Dio per la sua misericordia ti trasse di tanta miseria l’anima, il corpo, nella quale tu eri ?
INon ti conviene dunque essare ingrata, nè sconoscente, perocché male te ne pigliarebbe; e lornarebbe il dimonio con sette compagui più forte che di prima.
Allora dunque mostrarai la grazia cli
hai ricevuta d’ essar grata e cognoscente, quando sarai forte contra le battaglie del dimonio, contra il mondo e la carne tua, che ti dà molestia, sarai perseverante nella virtù.
Attaccati, figliuola mia, se vuoi campare da tante molestie all1 arbore della santissima croce con l’astinenzia del corpo tuo, con la vigilia e con l’orazione, bagnandoti per santo desiderio nel sangue di Cristo crocifisso; e così acquistarai la vita della grazia e farai la volontà di Dio ed adempirai il desiderio mio, il quale desidera che tu.sia vera serva di Cristo crocifisso; unde io ti prego, che tu non sia più fanciulla, e che tu vogli per sposo Cristo, che-t’ha ricomperata del sangue suo; e se tu vorrai pure il mondo, convienti aspettare tanto, che si possa avere il modo di dartelo