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i4o in carità. E se voi mi diceste: madre mia, come ci vestiremo? rispondovi; con l’odio e con lamore: che l’amore la vestire dell’amore, siccome colui che si veste, che per odio che egli ha al vestimento vecchio, se lo spoglia, e con l’amore si mette il nuovo indosso.

O il vestimento, figliuole mie, è quello che veste ? no, anco è l’amore, perocché’l vestimento per sè medesimo non si mutarebbe, se la creatura non l’avesse preso per amore. Unde potremo ricevare questo odio?

solo dal cognoscimento di voi medesime, vedendo voi non essare, il quale folle ogni superbia e infonde vera umilità, il quale cognoscimento fa trovare il lume e la larghezza della bontà di Dio, e la salute ed inestimabile carità, il quale non è nascosto a noi; era bene nascoso alla grossità nostra prima che’l Verbo unigenito Figliuolo di Dio s’incarnasse; ma poiché volse essare nostro fratello, vestendosi della grossità della nostra umanità, ci fu manifesto, essendo poi levato in allo, acciocché ’l fuoco dell’amore fosse manifesto a ogni creatura, e.tratto fusse il cuore per forza d’amore.

Dunque bene è vero, che l’amore trasforma, e fa una cosa l’ amato con colui che ama.

II. Or sollicile dunque, figliuole mie, a distendere il braccio dell’amore a prendere e riponcre nella memoria quello che l’intendimento ha inteso: a questo modo sarà adempito il desiderio di Dio e mio in voi, cioè, eh’ io vi vedrò arse e consumate e vestile del fuoco della divina carità? fate, fale, che vi notrichiate di sangue, che tosto ne vengono i tempi nostri. Non vi maravigliate se non siamo venute, ma tosto ne verremo, se piacerà alla divina bontà: per alcuna utililà della Chiesa e volontà del Padre santo, ho sostentato per uno poco il mio venire (B). Pregovi e coniandovi a voi, figlinole e figliuoli, che tutte preghiate e offeriate orazioni, sanli

dolc» desideri dinanzi a Dio per la santa Chiesa, perocché mollo è perseguitala. Non dico più. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.