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1 24 Annotti zio ni aliti Lettera 167.

(/) Aveva Lapa due nipoti nel monistero di sanla Agnesa di Montepulciano, eh’erano figlinole a Bartolo sno figliuolo, come fu detto: con essa era Francesca di Clemente Gori, detta all’nso toscano di que’tempi Cecca e nobile sanese, la quale aveva pure in quel monistero una figliuola detta suor Giustina, ed era ancoressa mnntellata, ed una delle compagne della santa. Essa era alla rócca de’Salimbeni, di cui % è favellato di sopra.

(fi) Sappiate, carissima madre, che io, miserabilefigliuola, non so’ posta in terra per altro. D’espresso ordine del Signore si die* la santa a trattare co’ prossimi, abbandonando il suo santo ritiramento, come si narra nella leggenda d’essa.

(C) Non è però difetto della contessa. La contessa Bandeca figliuola di Giovanni d’Agnolino Salimbeni signore di quel castello, o pure la madre d’ essa -, che fu la contessa Bianchina.

(D) E Giustina. Figliuola di questa Francesca, e monaca in Montepulciano, come s’ha dall’archivio di s. Domenico, in cui truovasi avere questa suor Giuslina data facoltà in pubblico capitola delle religiose di’ quel monistero, acciocché si vendesse quella parte dell’eredità materna, lasciatale dalla madre pel ano testamento del 1383’: questa concessione

del 1387-’ ) * v.


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