Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/109


109

ALLA MEDESIMA.

I. La prega ad annegarsi nel sangue di Gesù Cristo per acquistare la vera carità, il desiderio dell’onore di Dio e la salute dell’anima; ed a sovvenne con le sue orazioni i bisogni d santa Chiesa (essendo perseguitata da uiolte eresie) e di papa Urbano Sesto vero pontefice.

^icticxìx 164* Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ilarissima suora e figliuola in Cristo dolce.Jesù.

Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, $crivo a te nel prezioso sangue suo con desiderio di vederti bagnata ed annegata nel sangue di Crir sto crocifisso, nel quale sangue tiovarai il. fuoco della divina carità, gustarai la bellezza deHanima e la grande dignità sua; perocché ragguardando Dio in sè medesimo s’innamorò della bellezza della sua creatura, e come ebbro d’amore ci creò alla imagine e siruilitu.

  • dine sua; avendo perduto lo ignorante nomo la dignità e bellezza della innocenzia per la colpa del peccato mortale, essendo fatto disobbediente a Dio, ed amando il verbo unigenito suo Figliuolo, ponendoli l’obbedienzia, che col sangue suo ci rendesse la vita e la bellezza deli innocenzia, perché nel sangue si lavava e lavano le macchie de’ difetti nostri. Adunque vedi, che nel.sangue si trova e gusta la bellezza UeH’anima: bene ci si debba l’anima annegare dentro, .S. Caterina. Opere. T. VI. f 8