Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/105


105

. io5 tre che essi la compiono: hanno consolazione ed allegrezza, e pare a loro essare pieni di. Dio, come se o^ni cosa avessero compito, e non se ne aveggono, che caggiono nella propria reputazione, ed iti giudizio, che se ognuno non va per questa via, li pare che Mano in stato di dannazione, in stato imperfetto: indiscretamente vogliono misurare tutti i corpi d’ una misura medesima, cioè con quella che essi misurano loro stessi; e chi gli vuole ritrarre da questo, o per rompere la loro volontà, o per necessità che essi avessero, tengono la volontà più cara eh #1 diamante, vivi per sì fatto modo, che al tempo della prova, o d’una tentazione, o d’una ingiuria, si truovano in questa volontà perversa più debili che la paglia. La indiscrezione li mostrava che la penitenzia raffrenasse 1’ ira, la irwpazienzia e gli altri movimenti, di vizj che vengono nel cuore, ed egli non è così: mostrati questo glorioso lume, che con 1’ odio e dispiacimento di te, con aggravare la colpa con rimproverio, con la considerazione chi è Dio, che è offeso da te, e chi se’tu che l’offendi; con la memoria della morte e con l’affetto delle virtù uccidarai il vizio nell’anima, e trarraine le barbe!

la penitenzia taglia, ma tu ti trovi sempre la barba, la quale è atta a fare germinare, ma questo divelle, f

bene sempre atta questa terra, dove stanno piantali i vizj a riceverne, se la propria volontà con libero arbitrio ve ne mette, allrementi no, poiché la radice n’ è divelta: e per caso addiviene, che per forza a quello corpo che é infermato, gli convenga escire de’ suoi modi: egli viene subito a uno tedio e confusione di mente, privato d’ogni allegrezza, e parli essare dannato e confuso, e non truova la dolcezza nell’orazione, come gli pareva avere nel tempo della sua penitenzia. E dove n’è andata? nella propria volontà, dove ella era fondata, la quale volontà non può compire, non potendola compire i ha pena e tristizia. E perché se’ venuta a tanta confusione e quasi disperazione?


E dove ù la speranza che tu avevi nel regno