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s36 il quale t* ha conservato e prestato il tempo, aspettandoti per misericordia che tù ritorni al tùó ovile. O dolcissimo amore, quanto t’ è pròpria questà misericordia; perocché se voi ragguardate bene chi l’ha tenuto, che nel primo nostro cadére elli non comandò alla terra che ^’inghiottisse, ed agli animali che ci divorassero, anco ci ha prestato il tempo ed ha aspettato con pazienzia.2 Chi n’è cagione d’avere ricevuto tanto di grazia? le nòstre virtù, che non ci suno? Nò!

ma solo la sua infinita misericordia. Poi dunque, che nel tempo che noi giaciamo nella tènebre del peccato mortale, elli ci fa tanta misericordia, mólto maggiormente dobbiamo sperare con fede viva che ce la farà, ricognoscendo lé colpe nòstre, e tornando nell’arca al giogo dell’ òbbedienzia, ed ine uccidere e conculcare la nostra pròpria volontà e non dormire più.- Oimè, oimè, io credo che li miei peccati siano cagione delle colpe. Non vogliate, pregovi*, più stare nè fare danno a-voi e vituperio a Dio, nè più contristare i fratelli vostri, ma ripigliate il giogo dell’ òbbedienzia e la chiave del sangue di Cristo, la quale chiave gittaste nel profondo pozzo, e non là potete avere nè usare senza colpa, perchè vi partiste dal giardiho della santa religione, nella quale fuste piantato per esser fiore odorifero, forte e con vera perseveranzia infirto alla morte.

Or le ripigliate con la contrizione dèi cuove e con dispiacimento della colpa commessa, e con odio della sensualità e con viva fede, speculandovi nella somma ed eterna \ crità, e pigliando ferma speranza che Dio e l’Ordine vi riceverà a misericordia, e perdonaravvi la colpa commessa, e faravvisi a rincontra il Padre Eterno con lèi plenitudine ed abbondanzia della grazia sua. Or questa sia quella vera Jerusalem, la quale voi seguitiate e vogliate andare, cioè nella religione santa, e troverete Jerusalem visione di pace, perocché ine si pacificare la coscienza vostra; cd entrate nel sepolcro del cognoscimcnto di voi, e con Maddalena dimandarete chi mi rivolgiarcbbe la pietra (C) del mo-