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  • 97 A frate Guglielmo d* Inghilterra e frate Antonio da Rizza a lecceto (//).

1. Lo preca a Tenire io ajoto della santa Chiesa, e del sommo pontefice per riformare gli abnsi, non cercando la propria quiete, ma solo la glona di Gesù Cristo.

127, Al Nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ^^arissimi figliuoli in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi perdere voi medesimi per sì fatto modo, che voi non cerchiate nè pace, nè quiete, altro che in Crislo crocifisso; concependo fame jn su la mensa della croce all’onore di Dio ed alla salute dell’anime, e reforinazione della santa Chiesa; la quale oggi vediamo in tanta necessità, che per sovvenirli è da escire del bosco, ed abbandonare sè medesimo; vedendo, che si possa fare frutto in lei non è da stare, nè da dire: io non averei la pace mia; che poiché Dio ci ha data grazia d’avere proveduto alla santa Chiesa d’uno buono e giusto pastore, il quale si diletta de’ servi di Dio (B), e vuoili a sè, ed attende di potere purgare e divellere i vizii, e piantare le virtù senza alcuno timore d’uomo, perchè come uomo giusto e virile si porla, noi altri il dobbiamo sovvenire: avvedrommi, se in verità abbiamo conceputo amore alla reformazione della santa ChieS.

Caterina. Opere. T. V. i3