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sensitiva terrena, ed amore proprio di noi medesimi e dalla terra nostra, cioè, che l’alletto si levi da ogni amore terreno, e seguitiamo l’Agnello svenato in sul legno della santissima croce, il quale Agnello c’invita e ci chiama a seguitarlo per vie d’obbrobri, pene e rimproverii, i quali all’ anima ohe’l gusta sono di grandissima dolcezza e suavilà. A questo aG’etto ci ha tratti Dio per la sua infinita bontà e misericordia. Or che voce aspetta ora l’anima poiché ella ha udita la prima voce, ed ha risposto, abandonando il vizio, e seguitando le virili, le. quali fa gustare Dio per grazia in questa vita. Sapete, padre, quale voce aspetta? quella dolce parola della Cantica, cioè: Viene diletta sposa mia: e drittamente s’adempie la parola tra l’anima ed il corpo, che disse Cristo a’discepoli suoi, dicendo: Lassate i parvuli venire a me, perocché di costoro è il reame del cielo. Questo modo tiene Dio co1 servi suoi, quando li trae di quesla miserabile vita, e menali al luogo di riposo, comandando e dicendo a questa nostra carne, che è stata serva e discepola dell’anima: lassa questa anima venire a me, perocché di costei è il reame di vita eterna. 0 inestimabile dolcissima ed ardentissima carità: tu dici nè pm, nè meno, come se l anima t’avesse servito per se medesima, conciossiacosaché ogni servizio fatto a te, tu ne se’ l’operatore ed il donatore; perocché tu se’colui che se’, e senza te. noi non siamo; cosi diceva l’Apostolo. Noi non possiamo bene pensare, se non ci fusse dato di sopra: adunque per grazia ci dai, e non per debito, e questo fa il tuo smisurato amore, che il tuo medesimo vuoi remunerare a noi e però l’anima quando ragguarda tanto fuoco d’amore s inebbria per sì falto modo, che perde sè medesima, e ciò che vede e sente, vede nel suo Creatore.

II. Or questa dunque è la voce dalla quale desidera l’anima mia che noi siamo chiamati: ma non parrebbe, padre, che io fussi mollo contenta, se innanzi a questa io non udissi un’altra, cioè la voce desiderata du lutti i servi di Dio, cioè, che noi udiamo. Uscite figliuoli