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182 sitorie del mondo, le quali passano tutte come il vento; ma non si cogtìosce bene questo, se noi non cognosciamo la nostra propria fragilità quanto ella è inchinevole con la legge perversa, che è legata nelle membra nostre, a ribellare al suo Creatore. Questo lume è necessario a ogni creatura che ha in sè ragióne, in qualunque stato si sia, se vuole avere la divina grazia e participare il frutto del sangue ’ dell’immacolato Agnello. Questo è il lume comune, cioè, che comunemente ogni persona il debba avere; perocché chi rio ri T ha sta in stato di dannazione; e questa è la cagione che egli non è in stato di grazia non avendo il lume; perocché chi non cognosce il male della colpa,‘

chi n’ è cagione non il può schifare, nè odiare la cagione: così chi non cognosce il bene e la cagione del bene, cioc la virtù non può amare nè desiderare esso bene; e poiché l’anima è venuta ed ha acquistato il lume generale, non debba stare contenta, anco debba andare con ogni sollicitudine al lume perfetto; perocché essendo in prima imperfetti che perfetti, col lume si vuol andar alla perfezione. Due maniere di perfetti vanno in questo perfetto lume, cioè sono alcuni che perfettamente si danno a gastigare il corpo loro, facendo aspra e grandissima penitcnzia; ed acciocché la sensualità non ribelli alla ragione, tutto hanno posto il desiderio loro più in mortificare il corpo, che in uccidere la propria volontà. Costoro si pascono alia mensa della penilenzia, e sono \buoni e perfetti; ma se essi non hanno una grande umiliti, e tutti confortinsi a essere giudici della volontà di Dio e non di quella degli uomini, spesse volte.offendono la loro perfezione, facendosi giudicatori di coloro che non vanno per quellar medesima via che vanno egli; e questo gli addiviene, perchè hanno posto più studio e desiderio in mortificareil corpo che uccidere la propria volontà.


Questi colali vogliono scegliere sempre i tempi, e luoghi e le consolazioni della mente a loro modo, e anco le tribolazioni del mondo e le battaglie?del dimonio,