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17 verità e fiore odorifero nell’Ordine santo, e nel corpo mistico della santa Chiesa, e così dovete essere. E non si debba lassare, nò voliere il capo indietro per le spine delle molte persecuzioni, perocché troppo sarebbe matto colui che lassasse la rosa per timore della spina. Il mio desiderio è di vedervi virile, senza timore d’ alcuna creatura.

II. So’certa" per i infinita bontà di Dio, che adempirà il desiderio mio. Confortatevi, carissimo padre, nella dolce Sposa di Crislo, perocché quanto abonda più in tabulazioni ed amaritudine, tanto più promette la divina A erità di farla abondare in dolcezza ed in consolazioni; e questa sarà la dolcezza sua, la reformazióne de’ santi e buoni pastori, i quali sono fiori di gloria, cioè che.rendono odore e gloria di virtù a Dio. Questa è la reformazioue del fiore de’ suoi ministri e pastori, ma non n’ha bisogno il frutto di questa Sposa d’ essere riformato, perocché non diminuisce nè guasta mai per li difetti de’ ministri. Sicché dunque godete nell’amaritudine, poiché la verità ci ha promesso di darci refrigerio dopo l’amaritudine e la consolazione che io ebbi, ricevendo la ietterà del dolce babbo e vostra, perocché amaritudine ebbi per lo danno della Chiesa e per la vostra amaritudine, la quale avevo inteso molto intrinsicamente il dì di santo Francesco (^); ed ebbi allegrezza perchè mi traeste di molto pensiero, unde lette le lettere, ed inteso tutto, pregai una serva di Dio ($)3 che offerisse lagrime e sudori dinanzi da Dio per la Sposa e per la infirmità del babbo.

III. Unde subito per divina grazia le crebbe uno desiderio ed una allegrezza sopra ogni modo, ed aspettando che venisse la mattina per aver la messa, che era il dì di Maria (C), e venuta 1 ora della messa, si pose nel luogo suo con vero coguoscimento di sè, vergognandosi dinauzi da D*o della sua imperfezione; e levando sé sopra di sè ( D) con ansietato desiderio, e speculando con l’occhio dell’intelletto nella Verità