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A frate Bartolomeo Dominici e a frate Tomaso d’Antonio dell'Ordine de' Predicatori quando erano a Pisa (A).

I. Delle lodi e pregi della carità verso Iddio, esortando detti padri alla gratitudine verso 1’istesso Iddio; all’umiltà e mansuetudine, imitando in ciò Gesù Cristo, singolarmente con soggiogare la nostra sensualità.

II. Gli prega ’ad annegarsi nel sangue di Gesù Cristo per poter operare gran cose ad onor di Dio; circa di cbe loro espone il desiderio e’I zelo del sommo pontefice.

HI. Del desiderio che ella aveva di dar la vita per la santa Chiesa.

IV. Raccomanda sè e ’altre sue sorelle a’ suddetti padri, e agli altri del convento.

Sktkrw 117.

M nome di Jesù Cristo crocifisso e di Alaria dolce.

I. voi, diletlissimi e carissimi padri per riverenzia di quello dolcissimo sacramento,

carissimi fratelli in quello abondantissimo e dolcissimo sangue, il vostro carissimo padre (Z?), e fratelli vi mandano cento migliaja di saluti, confortando e benedicendo in quella ardentissima carità, che tenne legato e chiavellato Cristo in su la croce. 0 fuoco abisso di carità, tu se’ fuoco che sempre ardi e non consumi: tu se’ pieno di letizia e di gaudio e di suavità: il cuore che è vulneralo di questa saetta, ogni amaritudine gli pare dolce ed ogni grande peso diventa leggiero. 0 dilezione dolce, che pasci od ingrassi l’anima nostra: e perché dicemmo,